Su Topolino #3552, uscito per il Natale 2023, Francesco Artibani e Arild Midthun fanno incrociare le strade di Paperink con Babbo Natale nel corso della notte della vigilia. Questa era l'ultima storia della serie Supereroi Disney che dovevo proporvi estratta dall'archivio del mio canale YouTube, e visto il periodo natalizio, questo è il momento migliore per tirarla fuori dal cassetto!
Corsa contro il tempo
Come tutte le storie natalizie, anche questa risulta essere molto divertente, esagerata e soprattutto magica. Un ruolo centrale all'interno della storia ce l'ha la cintura di Babbo Natale, utilizzando la quale il nostro eroe riesce a diminuire le proprie dimensioni e calarsi così attraverso i camini delle case oppure infilarsi in pertugi piccolissimi. Inoltre questa cintura ha un'altra utilissima proprietà: quella di sospendere il tempo per poter consegnare i regali intorno al mondo.
Babbo Natale e le sue renne hanno, infatti, a disposizione un tempo che varia tra le 24 e le 48 ore, a seconda di come andiamo a valutare il tempo.
Per valutare questo tempo bisogna prendere in considerazione diversi elementi: la linea di cambiamento di data, il fatto che la Terra ruota intorno a se stessa in poco meno di 24 ore, la suddivisione della Terra in 24 fusi orari. Ci sono, poi, tutta un'altra serie di vincoli da prendere in considerazione, il che porta a diversi valori per la velocità minima che Babbo Natale e le renne devono tenere. Per esempio se si prendono in considerazione solo e soltanto tutte le famiglie cristiane si ottiene qualcosa come 1500 km/s, qualcosa come lo 0.5% della velocità della luce.
Questione di attrito
Ovviamente sappiamo che generalmente nelle storie disneyane Babbo Natale non fa nessuna distinzione tra la religione dei bambini a cui va a consegnare i regali. L'importante è che siano stati bambini buoni. Però, anche considerando questa comunque relativamente bassa velocità, Babbo Natale e le renne avrebbero bisogno di un sistema che gli impedisca di subire gli effetti dell'attrito dell'atmosfera perché altrimenti il risultato sarebbe quello di venire inceneriti completamente: lui, le renne, la slitta e i regali.
E allora se vogliamo prendere in considerazione qualcosa che impedisca questo attrito, o che quantomeno riduca al minimo indispensabile l'uso di un sistema per ridurre gli effetti dell'attrito, potremmo porre la slitta con tutte le renne in un'orbita più o meno simile a quella della Stazione Spaziale Internazionale, in maniera tale che la maggior parte del lavoro in pratica lo fa la Terra spostandosi sotto la slitta, mentre a Babbo Natale resta semplicemente una sola cosa da fare: utilizzare la sua cintura anche per il teletrasporto magico: che così lo può portare dalla slitta fino alla superficie della Terra e viceversa, ovviamente insieme al suo sacco ricco di doni. In questo modo ha anche un po' più di tempo rispetto ad altre soluzioni immaginate (e immaginabili) per consegnare i suoi regali.
Dimensioni ridotte
Non dimentichiamo, poi, le altre utilissime proprietà della cintura di Babbo Natale immaginate da Artibani nella sua storia: è in grado non solo di miniaturizzare il buon Babbo Natale, ma anche di sospendere il tempo, che è una cosa abbastanza coerente con il fatto che, comunque, la cintura lo miniaturizza. Probabilmente lo porta alle dimensioni della schiuma quantistica, in cui il tempo possiamo dire che non esiste. Quindi per chi non è stato miniaturizzato di fatto è come se il nostro Babbo Natale si muovesse in maniera istantanea.
A voler essere pignoli, non è esattamente così, però dal punto di vista di una storia di fantascienza o magica come questa possiamo tranquillamente chiudere un occhio!
Chi più ne ha, più ne metta!
L'ultimo problema ma su cui mi vorrei soffermare velocemente è quello del sacco dei doni di Babbo Natale, che proprio come la borsa di Mary Poppins o il famoso gonnellino di Eta Beta, riesce a contenere praticamente qualunque cosa al suo interno. Com'è possibile? Soprattutto considerando che comunque c'è un problema non indifferente sulla quantità di peso che si dovrebbero portare dietro Babbo Natale e le renne.
Una possibile soluzione potrebbe essere, per esempio, il tesseratto: in questo caso il sacco sarebbe semplicemente una porta che permetterebbe a Babbo Natale di andare a pescare i regali che sono stati messi all'interno del tesserato, che si trova in un'altra dimensione, risolvendo anche i problemi con il peso dei regali.
Un'altra possibile soluzione più o meno analoga, anche se forse non sarebbe così risolutiva per il peso, è quella di utilizzare una bottiglia di Klein: questa è una superficie matematica che al suo interno contiene praticamente tutto!
Ora vi lascio al video, ma soprattutto: Buon Natale a tutti!