Versione riveduta dell'articolo precedentemente uscito sul Caffè del Cappellaio Matto
Nella serie delle parodie disneyane dei supereroi della Marvel arriva il turno dei Fantastici Quattro, la superfamiglia per eccellenza, non solo del Marvel Universe.
Dei Fantastici Quattro e della scienza dei raggi cosmici avevo già scritto in una precedente uscita, per cui mi limiterò a scrivere una sintesi delle origini dei personaggi originali e a tracciare un confronto tra la parodia disneyana e la storia originale.
Nella sezione degli approfondimenti scientifici, invece, mi riferirò soprattutto a come la scienza è stata utilizzata all'interno della parodia disneyana, rimandando al già linkato articolo dedicato ai Fantastici Quattro per ulteriori approfondimenti.
Alle origini della silver age
Insieme con le versioni rivedute e corrette di Flash e Lanterna Verde, i Fantastici Quattro sono considerati, al pari dell'Uomo Ragno, i personaggi che hanno dato il via alla silver age, epoca in cui si è rivista una nuova espansione dei fumetti supereroistici dopo la contrazione successiva alla seconda guerra mondiale.
In effetti gli stessi Fantastici Quattro sono da considerarsi come una variazione su un gruppo precedentemente creato da Jack Kirby nel 1958 per la DC Comics, gli Esploratori dell'ignoto, Challengers of the Unknown in originale. Nel caso dei Fantastici Quattro, che esordirono su Fantastic Four #1 del novembre del 1961 (ma distribuito ad agosto), albo co-scritto con Stan Lee, Kirby però aggiunse anche un elemento "alchemico", per così dire. Ognuno dei componenti del gruppo, infatti, era associato a un elemento particolare: Reed Richards, Mr. Fantastic, dotato di poteri elastici, era l'acqua; Susan Storm, la Donna Invisibile, dotata del potere dell'invisibilità, era l'aria; Johnny Storm, fratello di Susan, la Torcia Umana, era in grado di incendiare il suo corpo, rappresentando così il fuoco; e infine Ben Grimm, pilota, era diventato un mostro ricoperto di roccia, e quindi chiaramente associato alla terra.
Questa associazione, che spero di approfondire in futuro, indirizzava anche la loro caratterizzazione iniziale, mentre le loro dinamiche interne erano guidate da un'unica idea: raccontare le vicende non già di un semplice supergruppo come potevano essere la Justice League o gli Avengers, ma di una vera e propria superfamiglia.
Confrontarsi con l'originale
Nel caso della storia disneyana, scritta da Riccardo Secchi da un soggetto di Steve Behling e disegnata da Lorenzo Pastrovicchio, la scelta però ricade sulle dinamiche amicali che intercorrono tra Topolino, Minni, Pippo e Paperino. Scelti questi quattro personaggi, Secchi ripercorre fedelmente le tre parti in cui è strutturata la storia: il prologo iniziale, in cui i componenti del gruppo sono chiamati a raccolta dal loro leader; un flashback sulle origini dei loro superpoteri; il racconto della loro prima avventura, una sfida sotterranea contro l'Uomo Talpa.
Sono presenti anche un paio ri riferimenti disneyani, in particolare quello alla storia Paperino e i terremotari di Carl Barks, dove si spiega come i terremoti sotto Paperopoli sono generati da una gara tra alcuni esseri rotolanti nel sottosuolo della città.
Nel caso della parodia disneyana della prima avventura dei Fantastici Quattro questi esserini sono sotto il controllo di Gambadilegno, che prende il posto dell'Uomo Talpa. Gamba, però, grazie a una radiolina, riesce anche a controllare i mostri del sottosuolo che attaccano i Fantastici Quattro di Topolino.
La scienza, questa sconosciuta
Lì dove la parodia disneyana scricchiola è con le origini dei personaggi. Abbiamo visto che i Fantastici Quattro originali ottengono i poteri a causa di una schermatura insufficiente contro i raggi cosmici. Nel caso di Topolino, Minno, Paperino e Pippo l'interazione con i raggi cosmici avviene, invece, sulla superficie della Terra forse (anche se non è esplicitamente confermato) a causa di un esperimento di Archimede che vuole studiare questo tipo di radiazione.
La cosa che, ovviamente, stride di più è il fatto che a causa dell'interazione con l'atmosfera, le particelle della radiazione cosmica riducono di molto la loro energia, per cui è ancora più improbabile che Topolino & friends subiscano un effetto di trasformazione simile a quello dei Fantastici Quattro.
Più interessante, invece, il modo in cui Pastrovicchio visualizza lo strumento utilizzato da Archimede per i suoi esperimenti: un'antenna parabolica, strumento che è stato scelto dai telescopi Cherenkov di CTAO per studiare proprio tali fenomeni altamente energetici.
In definitiva, considerando sia il fumetto originale, sia la materia scientifica pur presente all'interno della parodia, penso che sia giusto pretendere, almeno in questo caso particolare, una maggiore attenzione ai temi scientifici.
D'altra parte, come Mark Waid insegna:
Penso che più scienza riesco a mettere in una storia di supereroi, appare più reale, possiede maggiore verosimiglianza – questo penso che sia molto importante per i lettori che vogliono investire nei tuoi personaggi.
E ora vi lascio al video, dandovi appuntamento alla prossima uscita di Marvel plus Disney.